Recensione stringata di Il curioso caso di Benjamin Button: è un film su un orologio che va al contrario e una donna, e di un uragano che uccide entrambi dopo una vita passata ad andare l'uno in un senso, e l'altra nell'altro. Però, quando finisce, ti lascia in bocca tutto l'amaro che c'è nel pensiero che si passa una vita a fare cose di cui vorresti ricordare e poi, invecchiando, finisce che perdi la memoria di ogni attimo che hai vissuto costruendoti ricordi. Beh, poi c'è anche la storia d'amore. Lo sceneggiatore è lo stesso di Forrest Gump, e quindi ogni scena è drammatica ma con un tocco d'ironia naif. Bello. Se lo vedete al cinema, assicuratevi d'aver fatto la pipì prima, perché è un po' lunghetto, eh...
3 anni fa
Ah ma ci sei... pensavo ti fossi stufato.
RispondiEliminaMeglio così ;-)
Malfidente!
RispondiEliminaMeglio malfidenti che creduloni, però. eh eh....
RispondiEliminaSu questo non c'è dubbio...
RispondiElimina(se ci commentiamo a questa velocità, caro anonimo, mi pare di stare su msn)
C'è anonimo e anonimo ;-)
RispondiEliminaUltimo anonimo, mancava la risata diabolica: AH AH AH
RispondiEliminaComunque, visto IL CURIOSO CASO. Niente male. Concordo sulla lunghezza, e sul piglio un po' Forrest Gump, piacevole. Brava Scimmia, le recensioni stringete non sono male.
RispondiElimina