martedì 10 marzo 2009

La volontà di insurrezione della specie

Sulla capacità di "preterintenzionalità" delle scimmie avrei potuto certo testimoniare io senza grandi investimenti da spendere in ricerche ed osservazioni. Più interessante, invece, mi pare il perché Santino aspetti i maledetti visitatori e tiri loro delle pietre. C'è che Santino è filosofo. Ha indagato gli esseri umani, la loro quinta essenza, e ha capito sì, i visitatori gli daranno pure di straforo qualcosa da mangiare, ma in fondo è proprio per causa loro se lui è costretto a vivere in cattività, snaturato. Sotto la carineria della stragrande maggioranza di chi passa a dargli un'occhiata, infatti, Santino ha capito che si cela la morbosa volontà di assoggettare, di possedere. E lui, più di ogni altro, con le sue sassate, invece testimonia la volontà di rivalsa, di insurrezione della specie. Go Santino, Go! Dimostra a tutti quelli che vogliono fare i ricercati sapientoni che la cattività è qualcosa, in fondo, di molto semplice, se si sa riconoscerla: imporre a qualcuno una condizione di vita che non vuole è qualcosa di profondamente despotico e ingiusto; proprio per questo, forse, è tristemente umano (non vi pare che tutto ciò  abbia risonanze sul nostro vivere ital-quotidiano? Da testamento biologico in giù?). Noi, Santino, sapremo raccogliere la tua lezione...
Diceva la cantante:
Ca-ttività, a volte è tutto molto semplice, basta pietre poi raccogliere, e prender bene la miraaaa, sincerità-a-a... (ovviamente, la melodia è di Arisa...)

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