lunedì 4 maggio 2009

A me, i cartoni animati non piacciono più...

A me, i cartoni animati non piacciono più. Venerdì sono andato in un cinema, mi hanno fatto pagare 10euri di biglietto e mi hanno consegnato degli occhialoni per il 3D (tipo vecchio-zio-italoamericano-dei-Soprano). Ho visto Mostri contro Alieni. 
E ho avuto l'ennesima conferma che a me, i cartoni animati non piacciono più. Anzi, scocciano proprio. E tutto sta nel fatto che l'unico commento al film che ho sentito fare dalla bambina bionda di non più di sei anni che sedeva dietro di me sia stato "che paura" durante il trailer di "Angeli e demoni", prima dell'inizio della pellicola. Il problema è qui. I cartoni animati sono ormai sviluppati da adulti per adulti. Solo che non si tratta di cartoni animati alla Simpsons o Family Guy, dichiaratamente, nei toni e nei temi, "adulti"; no, si tratta di pellicole fatte per invogliare i bambini ad andarci, ma come pescato secondario, perché il pubblico di riferimento, ormai, sono invece genitori e adulti (soprattutto i "ragazzi" contenuti in quella fascia che il marketing identifica tra i 14 e i 44) che si divertono per delle vaccate, e più dei marmocchi, che poiché di gusti migliori sbadigliano annoiati. Ed io con loro. Io sto con loro tutta la vita. Solo che, oltre che sbadigliare, mi incazzo. Perché mancano le storie: questo genere di film (Kung Fu Panda ne era un altro esempio) mancano di trama, di eroi; sono solo una serie di sketch messi l'uno dopo l'altro e tenuti assieme da un esilissimo filo rosso che, a parte una concatenazione di fatti, altro non è. Mancano i personaggi e i bambini, che di persone sono esperti, sottolineano questa mancanza - ma al cinema continuano a volerci andare, beato entusiasmo. Ad aumentare l'insofferenza e il disagio della visione, poi, diciamo che gli occhialoni da Soprano fanno la loro parte: dopo dieci minuti dolgono gli occhi e si è già a rischio di crisi epilettica - e le scene 3D che hanno un senso, che divertono, sono due su un'ora di film, e non vale davvero la fatica di tenersi quel marchingegno sulla faccia.

Il secondo e più allarmante problema che ci vedo io (il primo lo risolvo senza più andare al cinema e sperando che qualcuno scriva belle storie per i bambini), è invece cosa significa che i signori della Dreamworks, che stupidi non sono ma neppure grandi innovatori, decidano di sviluppare storie così esili, ma pronte per essere godute e subito dimenticate da dei ragazzoni di 14/44 anni... God knows... 

5 commenti:

  1. Visto qualche settimana fa, con gli stessi occhialoni da mal di testa. Concordo in pieno. I cartoni animati per bambini, ormai, sono solo per bambinoni. E ormai, questi bambinoni contenti del loro atteggiarsi da bambinoni, cominciano a infastidire pure me. Va bene lo svago, ma il potere dei sogni...

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  2. Come siamo negativi, eh...

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  3. ti sei fatto vecchio, scimmione!!

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  4. In realtà, più che negativo, mi sento captivo (si passi il pastiche). E comunque, una parte di me non si è mai sentita più bambina di adesso ;-)

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  5. ....ma...l'hai visto Up? Quello lì mi è sembrato finalmente per bambini. :D come me!

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