
Per me il 23 è una data speciale, ma non vi dirò il perché; nonostante stia inaugurando questo StupidoComeUnaScimmia, infatti, non ho la voglia e non prenderò l’abitudine di confidare ogni mio più infimo, ma infinitamente importante, segreto. Però sappiate che questa data è speciale e che se scelgo di scrivere per la prima volta oggi, è appunto perché oggi è il ventitré. La settimana, del resto, è memorabile: dall'altra parte dell'oceano arriva una ventata di speranza barackiana, ho un paio di libri buoni sul comodino, sto scrivendo con regolarità e ieri sera mi sono mangiato delle reginette con un pesto di noci delizioso... Il 23: gli appassionati di storia o i discepoli della tivù-famiglia Angela ricorderanno che Giulio Cesare fu ucciso con 23 coltellate; gli appassionati di basket (io lo sono stato ai tempi in cui Flavio "segna-subisce un fallo-va-in-lunetta-col-tiro-libero-addizionale" Tranquillo telecronacava sulla defunta Tele+), si ricorderanno che era il numero di Micheal Jordan; gli appassionati di Lost ricorderanno che 23 è il penultimo numero dell'equazione di Valenzetti (4 8 15 16 23 42); qualcuno ricorderà che William Shakespeare muore il 23 aprile del 1616; se vi piacciono le cose di musica, saprete che le chiavi del sassofono sono 23, e se avete una memoria normale, ricorderete l'11 settembre 2001: ecco, se sommate le cifre avrete appunto 23. Poi, se vi interessa sapere come rimanete vivi, sappiate che il sangue impiega 23 secondi a completare la circolazione e, giusto per capire perché avete quei capelli e quegli occhi, sappiate che i cromosomi umani, 46, sono ereditati da padre e madre, 23 per ciascuno. Per chi non crede, chi crede, o chi crede senza sopportare la Chiesa, ricordatevi che il 23esimo è uno dei salmi più famosi della traduzione cristiano-cattolica, quello del Buon Pastore, e che nella canzone Sheep dei Pink Floyd, a circa metà del brano, una voce quasi incomprensibile recita una rivisitazione del Salmo in cui Dio è raffigurato come un macellaio che accudisce le sue pecore per farne poi cotolette (per par condicio, aggiungo almeno che il Corano viene rivelato in 23 anni da Maometto)...
Adesso diciamo che, a elencare, quasi mi sono scocciato, però aggiungo che esiste un film in cui Jim Carrey è ossessionato dal 23, e poi che Wikipedia vi darà qualche altra curiosità. Prima di lasciarvi sprofondare nel tedio-da-23 o di lasciarvi rapire da altri è più interessanti e vostri 23, vorrei però ricordarvi il 23 che più sento vicino: il 23 della smorfia napoletana, cioè "o' scem", che mica vuol dire soltanto stupido, deficiente e via così... inizialmente, etimologicamente diciamo, vuol dire "monco, mancante di qualcosa". Insomma, un po' come una scimmia che ha mancato qualche passo evolutivo e che si ritrova un po' indietro rispetto all'evoluzione degli altri esseri suo simili e poi fattisi umani. E mi piace pensare che un giorno, questa e altre scimmie, si dicano vabbe', loro saranno pure mancanti di qualcosa, ma forse queste loro mancanze, guardandosi attorno, fermandosi un attimo a riflettere su dove ci ha portato l’evoluzione, beh, queste loro mancanze forse sono una benedizione... perché qualcosa nell'evoluzione, se siamo arrivati dove siamo, dev'essere davvero andato storto.
LA SCIMMIA,
RispondiEliminaL' ASINO, E LA TALPA
Erra dicea la Scimmia, chi natura
E la sua provvidenza tanto loda ;
Verso di noi mostrossi o cieca o dura :
Come? non darci un palmo almen di coda?
Fino i Topi di coda ella ha provvisti ;
A noi sol manca; ond'è che con maligno
Occhio ogni giorno gli animali tristi
Ci guardan dietro, e poi ci fanno un ghigno.
L'Asin risponde: io non la stimo niente;
A che mi val ? perchè di ragazzacci
Con mille insulti un stuolo impertinente
Le spine sotto quella ognor mi cacci ?
E una disgrazia il non aver le corna:
Ah son le corna pur la bella cosa !
Rimira il bue , che n'ha la testa adorna;
Che faccia alza sublime e maestosa.....
E capri, e agnelli, e s'altra inutil v'è
RispondiEliminaBestia, di corna fia dunque guernita ?
E non l'avrà una bestia come me?
Non me ne darò pace in fin'che ho vita.
...Li udì una Talpa, e lor gridò : tacete,
E per conoscer ben fin dove arriva
Vostra ingiusta follia, bestie indiscrete,
Guardate me, che son di vista priva.
« Chi viver vuol tranquillo i giorni sui,
« Non conti quanti son di lui più lieti,
« Ma quanti son più miseri di lui.
...Ti dedico questa bella poesia regalo per l'inaugurazione di questo bel blog...
RispondiEliminaun bacio,
C/C ;-)
beh, che aggiungere a cotanta citazione. ringrazio c/c (che spero non stia per conto corrente... mica che mi tocchi di pagar!). Ha dimostrato che certe volte a guardarsi indietro a volte non si perde tempo...
RispondiEliminatemo di abbassare eccessivamente il livello dell'ottimo ed erudito post nel darti il mio umile ma sincero contributo, che vale anche come benvenuto e buon auspicio: a Roma 23 è "bucio de culo".
RispondiEliminadirei che non poteva esserci commento più a tema...
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